© www.trekkinginciociaria.com - © www.compagniadeiviandanti.com - © www.ciociariadavivere.com

Massiccio del Monte Cairo

Il Monte Cairo era denominato anticamente Mons Clarius perché sorgeva un tempio dedicato ad Apollo (Clarius) dove oggi sorge l'abbazia di Montecassino e costituisce la vetta principale del massiccio del Monte Cairo, che è un gruppo indipendente da altre catene montuose. Tale Massiccio si estende per circa 16–18 km dall'alta valle del Melfa alla strada Roma-Napoli. Il complesso degli elementi geologici è di origine calcarea e risale al periodo giurassico e cretaceo. Le sue cime sono brulle a differenza dei fianchi invece parzialmente boscosi. A quota 1300 m sul versante ovest di Monte Cairo sorge il rifugio Pozzacone, struttura di proprietà del Comune di Colle San Magno e si sale al Monte tra faggete ed un altipiano con pozzi di neve. Dalla vetta si può ammirare il panorama sull'Appennino marsicano, le Mainarde, il Monte Meta, il Matese, il mare fino a Gaeta, le isole Pontine ed il Vesuvio, oltre al monte Cesima (rilievo nei pressi di Mignano Monte Lungo), il monte Camino e il monte Maggiore. Infine nella zona bassa verso sud-est il panorama offre la veduta dell'abbazia di Montecassino. Il Monte Cairo è stato teatro di eventi drammatici legati alla seconda guerra mondiale, con le sue pendici disboscate e defoliate; le sue creste segnate da trinceramenti, reticolati e campi minati. Oggi di quelle opere di guerra non resta quasi più traccia grazie all’opera di bonifica del dopoguerra, alla riforestazione, al lavoro dei contadini per rimettere a coltura le terre. Su queste montagne correva la Linea Gustav, una fascia di fortificazioni sui monti e sui colli ideata dai tedeschi al fine di creare una lunga linea difensiva, inattaccabile e sempre in grado di tenere sotto controllo, dall’alto, i movimenti delle truppe avversarie. Adeguandosi alla conformazione dei luoghi i tedeschi attrezzarono i monti con artiglieria in grado di colpire gli obiettivi posti a valle e con l’artiglieria contraerea. I colli intorno a Terelle furono trincerati. Le postazioni difensive furono collocate sul terreno in posizioni dominanti tali da sfruttare al massimo l’eccellente visibilità. I lavori di costruzione delle infrastrutture (casematte, bunker corazzati, ricoveri, postazioni in caverna) si svolsero nell’autunno del 1943. L’urgenza di progredire nei lavori, motivata dallo sbarco a Salerno e dalla risalita delle armate alleate, costrinse i tedeschi ad affiancare i lavori assegnati alle ditte private con interventi diretti del genio militare e della Todt. I tedeschi reclutarono forzosamente l’ingente manodopera necessaria con frequenti rastrellamenti, prima solo diurni e poi anche notturni, di uomini nei paesi circostanti. Fu potenziata la modesta viabilità locale e furono costruite nuove strade, come la Neumann che collegava Terelle a Belmonte. Altre vie di penetrazione collegavano i paesi della valle del Melfa alla prima linea, per consentire i movimenti di truppe, l’arrivo dei rifornimenti e la gestione degli ospedali di campo. Il massiccio del Monte Ciro è attraversato da una rete di sentieri percorribili a piedi e a cavallo. Il massiccio è oggi attraversato anche da due percorsi legati a San Benedetto, che collegano Norcia all’Abbazia di Montecassino: Il Cammino di Benedetto e la Via delle Abbazie.
TREKKING IN CIOCIARIA

Il Massiccio del Monte Cairo a piedi

C1 - Castellaccio da Castrocielo C2 - Le Grotte da Castrocielo C3 - I Monacati da Il Campo (Castrocielo) C4 - Valle Iammamera da Laghetto Capo d'Acqua C5 - Il Campo - Monte Il Serrone - Cisternola - Rifugio Pozzacone C5 variante - Variante per evitare Monte Il Serrone CA01 - Belmonte Castello - Dolina carsica F2 - Dall'inferno al Cielo: da Fosso dell'Inferno a Montattico F3 - Il Brigante: dal Rifugio dell'Eco a Località il Brigante (Monte Cerreto) F4 - Le More delle Iannole: da Ponte della Valle a Le Iannole L2 - Pizzo di Prato Caselle da Monforte L3 - I Cinque Pozzi da Casalattico L4 - Anello dei pozzi di Campo del Popolo L5 - Circuito Obachelle da Campo del Popolo L6 - Cimarone del Villaneto da La Cisterna L7 - Anello Murro Marro da Montattico L8 - Il Vallone dei Caprioli da Montattico L9 - Due strade Romane da Montattico M1 - Monte Asprano da Colle San Magno M2 - Grotte e Briganti da Puzzacca a Casa Valle di Noce M3 - Pizzo Murro Marro da Puzzacca M4 - La Via della Legna da Puzzacca (Monte Barile, Monte Boltieri, Monte Pilone) M5 - Cimarone del Villaneto da Colle San Magno M6 - Monte Obachelle (1466 m) da Colle san Magno M7 - Monte Denti da Colle San Magno M8 - Monte della Grotta da Colle San Magno M9 - Monte Cairo da Tigione N5 - San Gennaro - Monte Forcellone P1 - Colli e Fossi da Piedimonte alta P2 - Circuito Pizzo Corno da La Mandria P3 - Da Piedimonte a Terelle (traversata) P4 - Monte Cairo da La Mandria R1 - Spirito Santo: eremo e grotte da Ponte vecchio R2 - Grotte Fronza e Cane da Roccasecca R3 - Monte Camorda da Roccasecca R4 - Grotta Sacra e Grotta Profana dal Castello di Roccasecca T1 - Monte Campanella da Terelle T2 - Monte Cairo da Pozzacone T3 - Le Serre da Terelle T4 - La Pineta di Monte Cairo T5 - Il Castagneto Secolare da Terelle V1 - Monte Cairo e Terelle da San Martino V2 - Linea Gustaw Colle San Martino da Villa Santa Lucia V3 - Il Cammino dei Monaci da Madonna delle Grazie a Montecassino V4 - Dalla Madonna delle Grazie alla Croce di Ferro (Mausoleo Polacco) Da Roccasecca all'Eremo dello Spirito Santo L'anello di Caprile e del Castello di Roccasecca Da Varciosa alle Iannole Monte Bianco di Villa Latina (1169 m) Monna Acquafondata (1325 m) da Acquafondata Monte Sambucaro (o Sammucaro, 1205 m) da San Pietro Infine

Il Massiccio del Monte Cairo a cavallo

Il Massiccio del Monte Cairo in bike

Arrampicare sul Massiccio del Monte Cairo

I Comuni

Aquino • Arce Arpino • Belmonte Castello • Casalattico • Casalvieri • Cassino • Castrocielo • Colfelice • Colle San Magno • Fontana Liri • Piedimonte San Germano • Rocca d'Arce • Roccasecca • Santopadre • Terelle • Villa Santa Lucia

La Ricettività

I Servizi turistici

Altri servizi

Le Guide Ambientali Escursionistiche

Monumento Naturale «Montecassino» Il Monumento Naturale Montecassino, istituito nel 2010, copre un'area di 694 ettari di rilevante interesse naturalistico e storico- archeologico che ricade all'interno del comune di Cassino.
Monumento Naturale Aquinum L’area è costituita da due zone originate dalla sorgente Capo d’Acqua d’Aquino, una di 129 ettari, include una grande piastra di travertino sulla quale si riscontrano i resti monumentali della città tardo repubblicana e imperiale di Aquino l’altra di 3 ettari, viene istituita a tutela della zona umida della sorgente. Estensione: 132 ettari Comuni: Castrocielo
Riserva Naturale Regionale «Antiche città di Fregellae, Fabrateria Nova e Lago di San Giovanni Incarico» La riserva è situata nella valle del fiume Liri, nel tratto in cui questa si allarga tra il massiccio del Monte Cairo a nord e le catene dei Monti Ausoni e dei Monti Aurunci a sud. Il lago di San Giovanni Incarico, bacino artificiale creato negli anni Venti del secolo scorso dallo sbarramento del fiume Liri, ha acque popolate da una grande varietà di pesci. Sulle sponde, dove s'incontrano numerose specie di uccelli, crescono pioppi e salici con ampi canneti. Rientrano nell'area protetta i notevoli resti della colonia romana di Fregellae, fondata nel 328 … Sito: www.riservafregellae.it Estensione: 715 ettari
© www.trekkinginciociaria.com - © www.compagniadeiviandanti.com - © www.ciociariadavivere.com

Massiccio del Monte

Cairo

Il Monte Cairo era denominato anticamente Mons Clarius perché sorgeva un tempio dedicato ad Apollo (Clarius) dove oggi sorge l'abbazia di Montecassino e costituisce la vetta principale del massiccio del Monte Cairo, che è un gruppo indipendente da altre catene montuose. Tale Massiccio si estende per circa 16–18 km dall'alta valle del Melfa alla strada Roma-Napoli. Il complesso degli elementi geologici è di origine calcarea e risale al periodo giurassico e cretaceo. Le sue cime sono brulle a differenza dei fianchi invece parzialmente boscosi. A quota 1300 m sul versante ovest di Monte Cairo sorge il rifugio Pozzacone, struttura di proprietà del Comune di Colle San Magno e si sale al Monte tra faggete ed un altipiano con pozzi di neve. Dalla vetta si può ammirare il panorama sull'Appennino marsicano, le Mainarde, il Monte Meta, il Matese, il mare fino a Gaeta, le isole Pontine ed il Vesuvio, oltre al monte Cesima (rilievo nei pressi di Mignano Monte Lungo), il monte Camino e il monte Maggiore. Infine nella zona bassa verso sud-est il panorama offre la veduta dell'abbazia di Montecassino. Il Monte Cairo è stato teatro di eventi drammatici legati alla seconda guerra mondiale, con le sue pendici disboscate e defoliate; le sue creste segnate da trinceramenti, reticolati e campi minati. Oggi di quelle opere di guerra non resta quasi più traccia grazie all’opera di bonifica del dopoguerra, alla riforestazione, al lavoro dei contadini per rimettere a coltura le terre. Su queste montagne correva la Linea Gustav, una fascia di fortificazioni sui monti e sui colli ideata dai tedeschi al fine di creare una lunga linea difensiva, inattaccabile e sempre in grado di tenere sotto controllo, dall’alto, i movimenti delle truppe avversarie. Adeguandosi alla conformazione dei luoghi i tedeschi attrezzarono i monti con artiglieria in grado di colpire gli obiettivi posti a valle e con l’artiglieria contraerea. I colli intorno a Terelle furono trincerati. Le postazioni difensive furono collocate sul terreno in posizioni dominanti tali da sfruttare al massimo l’eccellente visibilità. I lavori di costruzione delle infrastrutture (casematte, bunker corazzati, ricoveri, postazioni in caverna) si svolsero nell’autunno del 1943. L’urgenza di progredire nei lavori, motivata dallo sbarco a Salerno e dalla risalita delle armate alleate, costrinse i tedeschi ad affiancare i lavori assegnati alle ditte private con interventi diretti del genio militare e della Todt. I tedeschi reclutarono forzosamente l’ingente manodopera necessaria con frequenti rastrellamenti, prima solo diurni e poi anche notturni, di uomini nei paesi circostanti. Fu potenziata la modesta viabilità locale e furono costruite nuove strade, come la Neumann che collegava Terelle a Belmonte. Altre vie di penetrazione collegavano i paesi della valle del Melfa alla prima linea, per consentire i movimenti di truppe, l’arrivo dei rifornimenti e la gestione degli ospedali di campo. Il massiccio del Monte Ciro è attraversato da una rete di sentieri percorribili a piedi e a cavallo. Il massiccio è oggi attraversato anche da due percorsi legati a San Benedetto, che collegano Norcia all’Abbazia di Montecassino: Il Cammino di Benedetto e la Via delle Abbazie.
TREKKING IN CIOCIARIA

Il Massiccio del Monte Cairo a piedi

C1 - Castellaccio da Castrocielo C2 - Le Grotte da Castrocielo C3 - I Monacati da Il Campo (Castrocielo) C4 - Valle Iammamera da Laghetto Capo d'Acqua C5 - Il Campo - Monte Il Serrone - Cisternola - Rifugio Pozzacone C5 variante - Variante per evitare Monte Il Serrone CA01 - Belmonte Castello - Dolina carsica F2 - Dall'inferno al Cielo: da Fosso dell'Inferno a Montattico F3 - Il Brigante: dal Rifugio dell'Eco a Località il Brigante (Monte Cerreto) F4 - Le More delle Iannole: da Ponte della Valle a Le Iannole L2 - Pizzo di Prato Caselle da Monforte L3 - I Cinque Pozzi da Casalattico L4 - Anello dei pozzi di Campo del Popolo L5 - Circuito Obachelle da Campo del Popolo L6 - Cimarone del Villaneto da La Cisterna L7 - Anello Murro Marro da Montattico L8 - Il Vallone dei Caprioli da Montattico L9 - Due strade Romane da Montattico M1 - Monte Asprano da Colle San Magno M2 - Grotte e Briganti da Puzzacca a Casa Valle di Noce M3 - Pizzo Murro Marro da Puzzacca M4 - La Via della Legna da Puzzacca (Monte Barile, Monte Boltieri, Monte Pilone) M5 - Cimarone del Villaneto da Colle San Magno M6 - Monte Obachelle (1466 m) da Colle san Magno M7 - Monte Denti da Colle San Magno M8 - Monte della Grotta da Colle San Magno M9 - Monte Cairo da Tigione N5 - San Gennaro - Monte Forcellone P1 - Colli e Fossi da Piedimonte alta P2 - Circuito Pizzo Corno da La Mandria P3 - Da Piedimonte a Terelle (traversata) P4 - Monte Cairo da La Mandria R1 - Spirito Santo: eremo e grotte da Ponte vecchio R2 - Grotte Fronza e Cane da Roccasecca R3 - Monte Camorda da Roccasecca R4 - Grotta Sacra e Grotta Profana dal Castello di Roccasecca T1 - Monte Campanella da Terelle T2 - Monte Cairo da Pozzacone T3 - Le Serre da Terelle T4 - La Pineta di Monte Cairo T5 - Il Castagneto Secolare da Terelle V1 - Monte Cairo e Terelle da San Martino V2 - Linea Gustaw Colle San Martino da Villa Santa Lucia V3 - Il Cammino dei Monaci da Madonna delle Grazie a Montecassino V4 - Dalla Madonna delle Grazie alla Croce di Ferro (Mausoleo Polacco) Da Roccasecca all'Eremo dello Spirito Santo L'anello di Caprile e del Castello di Roccasecca Da Varciosa alle Iannole Monte Bianco di Villa Latina (1169 m) Monna Acquafondata (1325 m) da Acquafondata Monte Sambucaro (o Sammucaro, 1205 m) da San Pietro Infine

Il Massiccio del Monte Cairo a cavallo

Il Massiccio del Monte Cairo in bike

Arrampicare sul Massiccio del Monte Cairo

I Comuni

Aquino • Arce Arpino • Belmonte Castello • Casalattico • Casalvieri • Cassino • Castrocielo • Colfelice • Colle San Magno • Fontana Liri • Piedimonte San Germano • Rocca d'Arce • Roccasecca • Santopadre • Terelle • Villa Santa Lucia La Ricettività

I Servizi turistici

Altri servizi

Le Guide Ambientali Escursionistiche

Monumento Naturale «Montecassino» Il Monumento Naturale Montecassino, istituito nel 2010, copre un'area di 694 ettari di rilevante interesse naturalistico e storico- archeologico che ricade all'interno del comune di Cassino.
Monumento Naturale Aquinum L’area è costituita da due zone originate dalla sorgente Capo d’Acqua d’Aquino, una di 129 ettari, include una grande piastra di travertino sulla quale si riscontrano i resti monumentali della città tardo repubblicana e imperiale di Aquino l’altra di 3 ettari, viene istituita a tutela della zona umida della sorgente. Estensione: 132 ettari Comuni: Castrocielo
Riserva Naturale Regionale «Antiche città di Fregellae, Fabrateria Nova e Lago di San Giovanni Incarico» La riserva è situata nella valle del fiume Liri, nel tratto in cui questa si allarga tra il massiccio del Monte Cairo a nord e le catene dei Monti Ausoni e dei Monti Aurunci a sud. Il lago di San Giovanni Incarico, bacino artificiale creato negli anni Venti del secolo scorso dallo sbarramento del fiume Liri, ha acque popolate da una grande varietà di pesci. Sulle sponde, dove s'incontrano numerose specie di uccelli, crescono pioppi e salici con ampi canneti. Rientrano nell'area protetta i notevoli resti della colonia romana di Fregellae, fondata nel 328 … Sito: www.riservafregellae.it Estensione: 715 ettari