Settefrati
Altitudine
: 784 m s.l.m.
Comuni confinanti
: Barrea (Aq), Civitella Alfedena(Aq), Gallinaro, Opi(Aq), Picinisco, San Donato Val Comino
Superficie
: 50,55 kmq
Abitanti
: 829
Frazioni e contrade
: Antica, Colle Pizzuto, Frattaroli, Lota, Perillo, Pietrafitta, Tellino, Tiani, Valle Pecorina
Situata a cinque chilometri da San Donato e altrettanti da Picinisco, a circa 850 metri di altitudine, domina la Valle di Comino. I documenti storici che
dimostrano l’esistenza di Settefrati risalgono all’anno 988, nei quali si parla della donazione della Chiesa di S. Paolo, fatta dal duca Rinaldo dei Marsi
all’abate di Montecassino. Il centro urbano di Settefrati è dominato dalla rocca medievale. La piazza principale è abbellita dal palazzo Comunale e dalla
Chiesa Collegiata, con una bellissima vista sulla valle e sui monti dell’Appennino. Altro monumento religioso importante del paese è la Chiesa della
Madonna delle Grazie, del secolo XI°, con all’interno uno stupendo soffitto in legno a cassettoni intarsiati e dorati, di scuola napoletana. Il Santuario
della Madonna di Canneto, situato nell’omonima vallata, a dieci chilometri da Settefrati, viene visitato da migliaia di fedeli provenienti dalle regioni
dell’Italia centro-meridionale. Le sue origini si possono desumere da una lapide marmorea ritrovata nella zona insieme ad altri reperti del IV° secolo
avanti Cristo, attestanti l’esistenza di un tempio pagano dedicato alla dea Mefiti. Luogo adatto alla contemplazione religiosa, intorno all’XI° secolo alcuni
monaci benedettini, sotto l’abate Desiderio di Montecassino, edificarono un monastero, in seguito dedicato alla Madonna. Settefrati è stata celebre nei
tempi passati per le miniere di "limonite", da cui si estrae il ferro, situate nella valle di Canneto, fatte sfruttare dal governo borbonico fino al 1854. A
Settefrati nacque nei primi anni del XII° secolo "Alberico il visionario", autore di una "visione" ultraterrena, da cui potrebbe avere avuto spunto Dante
Alighieri, quasi due secoli dopo, per la composizione della Divina Commedia. Infatti esiste un codice pergamenaceo, custodito a Montecassino e
risalente al 1192, in cui è scritto che Alberico, del Castello di Sette Frati, all’età di nove anni cadde malato e perdette conoscenza per nove giorni. Durante
tale periodo di incoscienza il giovinetto ebbe una prodigiosa visione, in cui gli parve di essere trasportato nel Purgatorio e nell’Inferno, osservando i
peccatori che vi giacevano, le loro pene e le loro suddivisioni. Ripresa conoscenza, il giovane Alberico venne convinto a professare la vita monastica a
Montecassino. La "visione" venne redatta su pergamena nel 1127 ed in seguito curata sul testo del "codice cassinese 257". Secondo alcuni studiosi,
Dante Alighieri conobbe la "visione" di Alberico per evere probabilmente sostato a Montecassino, durante il suo viaggio a Napoli. Gli stessi versi che
l’Alighieri dedica alla città di Cassino sembra confermino tale ipotesi, ed un sommario confronto tra i due componimenti ci dà una sorprendente
somiglianza fra le due opere.
Numeri utili
Comune:
Polizia locale:
Pro Loco:
Ricettività & Servizi
•
Agricola San Maurizio - Allevamento di ovini e bovini - Caseificio Pecorino DOP - Via Colle Pizzuto, 21 - Tel. 0776 172 2133 - Sito web
•
La Ricettività
•
I Servizi turistici
•
Altri servizi
•
Le Guide Ambientali Escursionistiche
Settefrati
Altitudine
: 784 m s.l.m.
Comuni
confinanti
:
Barrea
(Aq),
Civitella
Alfedena(Aq),
Gallinaro, Opi(Aq), Picinisco, San Donato Val Comino
Superficie
: 50,55 kmq
Abitanti
: 829
Frazioni
e
contrade
:
Antica,
Colle
Pizzuto,
Frattaroli,
Lota,
Perillo, Pietrafitta, Tellino, Tiani, Valle Pecorina
Situata a cinque chilometri da San Donato e altrettanti da
Picinisco, a circa 850 metri di altitudine, domina la Valle di
Comino. I documenti storici che dimostrano l’esistenza di
Settefrati risalgono all’anno 988, nei quali si parla della
donazione della Chiesa di S. Paolo, fatta dal duca Rinaldo dei
Marsi all’abate di Montecassino. Il centro urbano di Settefrati
è dominato dalla rocca medievale. La piazza principale è
abbellita dal palazzo Comunale e dalla Chiesa Collegiata, con
una bellissima vista sulla valle e sui monti dell’Appennino.
Altro monumento religioso importante del paese è la Chiesa
della Madonna delle Grazie, del secolo XI°, con all’interno uno
stupendo soffitto in legno a cassettoni intarsiati e dorati, di
scuola napoletana. Il Santuario della Madonna di Canneto,
situato nell’omonima vallata, a dieci chilometri da Settefrati,
viene visitato da migliaia di fedeli provenienti dalle regioni
dell’Italia centro-meridionale. Le sue origini si possono
desumere da una lapide marmorea ritrovata nella zona
insieme ad altri reperti del IV° secolo avanti Cristo, attestanti
l’esistenza di un tempio pagano dedicato alla dea Mefiti.
Luogo adatto alla contemplazione religiosa, intorno all’XI°
secolo alcuni monaci benedettini, sotto l’abate Desiderio di
Montecassino, edificarono un monastero, in seguito dedicato
alla Madonna. Settefrati è stata celebre nei tempi passati per
le miniere di "limonite", da cui si estrae il ferro, situate nella
valle di Canneto, fatte sfruttare dal governo borbonico fino al
1854. A Settefrati nacque nei primi anni del XII° secolo
"Alberico il visionario", autore di una "visione" ultraterrena,
da cui potrebbe avere avuto spunto Dante Alighieri, quasi
due secoli dopo, per la composizione della Divina Commedia.
Infatti esiste un codice pergamenaceo, custodito a
Montecassino e risalente al 1192, in cui è scritto che Alberico,
del Castello di Sette Frati, all’età di nove anni cadde malato e
perdette conoscenza per nove giorni. Durante tale periodo di
incoscienza il giovinetto ebbe una prodigiosa visione, in cui
gli parve di essere trasportato nel Purgatorio e nell’Inferno,
osservando i peccatori che vi giacevano, le loro pene e le loro
suddivisioni. Ripresa conoscenza, il giovane Alberico venne
convinto a professare la vita monastica a Montecassino. La
"visione" venne redatta su pergamena nel 1127 ed in seguito
curata sul testo del "codice cassinese 257". Secondo alcuni
studiosi, Dante Alighieri conobbe la "visione" di Alberico per
evere probabilmente sostato a Montecassino, durante il suo
viaggio a Napoli. Gli stessi versi che l’Alighieri dedica alla città
di Cassino sembra confermino tale ipotesi, ed un sommario
confronto tra i due componimenti ci dà una sorprendente
somiglianza fra le due opere.
Numeri utili
Comune:
Polizia locale:
Pro Loco:
Ricettività & Servizi
•
Agricola San Maurizio - Allevamento di ovini e bovini -
Caseificio Pecorino DOP - Via Colle Pizzuto, 21 - Tel. 0776
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La Ricettività
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I Servizi turistici
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Le Guide Ambientali Escursionistiche