Vico nel Lazio
Altitudine
: 721 m s.l.m.
Comuni confinanti
: Alatri, Collepardo, Guarcino, Morino (AQ)
Superficie
: 45,75 kmq
Abitanti
: 2.311
Frazioni e contrade
: Pitocco
La cittadina, ai piedi del massiccio della Monna, a 720 metri di altitudine, in posizione panoramica sulle sottostanti valli del Cosa e del Sacco, presenta
ancora intatta la cinta muraria medievale del IX° secolo, originalissima, arricchita da 24 torri merlate, quasi tutte intatte e da quattro porte di accesso. Le
origini storiche di Vico nel Lazio sono incerte. Il primo nucleo abitato, organizzato ed autonomo, potrebbe essere sorto nel VI° secolo. Nell’anno 1000,
riguardo alla vita di S. Domenico, fondatore del Monastero di Tisulti, si trovano documenti circa donazioni di terre fatte dai "vicalotti" alla suddetta comunità
monastica. Già nel 1200 il Paese era un libero comune, dotato di propri Statuti e di podestà amministrativa e contabile. Negli anni 1303-1312, durante la
guerra cosiddetta bonifaciana, Vico dovette sottomettersi ad Alatri, obbligandosi a mantenere a proprie spese un esercito in caso di guerra e a portare sulla
propria bandiera le insegne comunali alatrensi. Dopo la metà del secolo XVII° Vico torna ad essere diretta dipendenza dei Papi. Il palazzo del Governatore,
medievale, con bella scalinata di accesso, portico e finestre a bifora è al centro del Paese. Vi risiedeva il rappresenante del principe feudatario e per un
lungo periodo fu l’abitazione estiva dei principi Colonna. Di fronte alla porta settentrionale della cittadina sorge l’antica "grangia" produttiva di Trisulti, di
grande importanza per il sostentamento della comunità monastica, retta da un rappresentante dell’abate. Nella Chiesa di S. Michele è custodito un mosaico
bizantino del X° secolo, una croce in legno e madreperla portata via da Gerusalemme, ed una tela ad olio del XVII° secolo raffigurante la Trinità. La Chiesa
più antica è quella di Santa Maria, ricca di affreschi del XVII° secolo ed una interessante cripta romana. All’esterno si trova un singolare campanile a vela. La
Chiesa di S. Giorgio, poco oltre la porta "a monte", presenta due portali architravati a forma di edicola triangolare, con resti di affreschi; l’interno,
originariamente in pietra a vista, presenta alcune pitture ed un antico gonfalone. Una strana combinazione vuole che S. Marco, patrono di Vico, venga
festeggiato il 23 aprile, giorno di San Giorgio, con l’accensione di alti falò, detti "fauni". Il Paese vanta, tra le sue tradizioni, la lavorazione del legno e del ferro
ed è base di partenza per escursioni alla Certosa di Trisulti ed ai monti circostanti.
Numeri utili
Comune:
Polizia locale:
Pro Loco:
Ricettività & Servizi
•
Locanda dei Monti Ernici - Ristorante, pizzeria, area camper, bungalow, apsseggiate a cavallo - Via Gorgonzano (località Aiello) - Tel. 338 4431412 -
•
Le Guide Ambientali Escursionistiche
Vico nel Lazio
Altitudine
: 721 m s.l.m.
Comuni
confinanti
:
Alatri,
Collepardo,
Guarcino,
Morino
(AQ)
Superficie
: 45,75 kmq
Abitanti
: 2.311
Frazioni e contrade
: Pitocco
La cittadina, ai piedi del massiccio della Monna, a 720
metri di altitudine, in posizione panoramica sulle
sottostanti valli del Cosa e del Sacco, presenta ancora
intatta la cinta muraria medievale del IX° secolo,
originalissima, arricchita da 24 torri merlate, quasi tutte
intatte e da quattro porte di accesso. Le origini storiche di
Vico nel Lazio sono incerte. Il primo nucleo abitato,
organizzato ed autonomo, potrebbe essere sorto nel VI°
secolo. Nell’anno 1000, riguardo alla vita di S. Domenico,
fondatore del Monastero di Tisulti, si trovano documenti
circa donazioni di terre fatte dai "vicalotti" alla suddetta
comunità monastica. Già nel 1200 il Paese era un libero
comune, dotato di propri Statuti e di podestà
amministrativa e contabile. Negli anni 1303-1312, durante
la guerra cosiddetta bonifaciana, Vico dovette
sottomettersi ad Alatri, obbligandosi a mantenere a
proprie spese un esercito in caso di guerra e a portare
sulla propria bandiera le insegne comunali alatrensi. Dopo
la metà del secolo XVII° Vico torna ad essere diretta
dipendenza dei Papi. Il palazzo del Governatore,
medievale, con bella scalinata di accesso, portico e finestre
a bifora è al centro del Paese. Vi risiedeva il rappresenante
del principe feudatario e per un lungo periodo fu
l’abitazione estiva dei principi Colonna. Di fronte alla porta
settentrionale della cittadina sorge l’antica "grangia"
produttiva di Trisulti, di grande importanza per il
sostentamento della comunità monastica, retta da un
rappresentante dell’abate. Nella Chiesa di S. Michele è
custodito un mosaico bizantino del X° secolo, una croce in
legno e madreperla portata via da Gerusalemme, ed una
tela ad olio del XVII° secolo raffigurante la Trinità. La Chiesa
più antica è quella di Santa Maria, ricca di affreschi del
XVII° secolo ed una interessante cripta romana. All’esterno
si trova un singolare campanile a vela. La Chiesa di S.
Giorgio, poco oltre la porta "a monte", presenta due portali
architravati a forma di edicola triangolare, con resti di
affreschi; l’interno, originariamente in pietra a vista,
presenta alcune pitture ed un antico gonfalone. Una strana
combinazione vuole che S. Marco, patrono di Vico, venga
festeggiato il 23 aprile, giorno di San Giorgio, con
l’accensione di alti falò, detti "fauni". Il Paese vanta, tra le
sue tradizioni, la lavorazione del legno e del ferro ed è
base di partenza per escursioni alla Certosa di Trisulti ed ai
monti circostanti.
Numeri utili
Comune:
Polizia locale:
Pro Loco:
Ricettività & Servizi
•
Locanda dei Monti Ernici - Ristorante, pizzeria, area
camper, bungalow, apsseggiate a cavallo - Via
Gorgonzano (località Aiello) - Tel. 338 4431412 - 393
•
La Ricettività
•
I Servizi turistici
•
Altri servizi
•
Le Guide Ambientali Escursionistiche